Henning Larsen

Autore Alessandro Marata

Luce, ambiente, natura. Pensando alle opere dell’architetto danese Henning Larsen, scomparso nel 2013 cinquant’anni dopo aver fondato l’omonimo studio, queste sono le parole che vengono subito alla mente. Ancora oggi Henning Larsen Architects è un importante e prestigioso studio che lavora in tutto il mondo nel campo dell’architettura, urbanistica, interni, grafica, lighting e paesaggio.

Per ogni progetto viene ricercata la miglior soluzione possibile in termini di sostenibilità ambientale, di equilibrio tra costruzione e natura, del rapporto tra tradizione e innovazione, di relazione tra creatività e sperimentazione. Il progetto inizia, come è scritto nel loro sito web, con la curiosità: “Niente è più essenziale in architettura. Nei progetti di paesaggio diamo spazio alla natura e in urbanistica creiamo comunità di successo attraverso l’equilibrio tra edifici, luce e natura”.

Dopo aver elaborato il concept iniziale di programma viene applicato l’Integrated Energy Design, un processo progettuale rigoroso e affidabile che consente di controllare in modo dinamico, riducendolo al minimo, il consumo energetico di un semplice edificio o di un complesso piano urbanistico. La sostenibilità aggiunge poi un’altra dimensione al progetto e consente di mitigare le conseguenze negative del cambiamento climatico che sta cambiando radicalmente il modo di pensare l’architettura e l’urbanistica. Un’altra importante peculiarità dell’opera di Henning Larsen Architects è rappresentata dall’elevato livello di responsabilità sociale che si riflette in una costante attenzione per l’interazione umana e il rispetto per le comunità.

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La rigenerazione urbana sostenibile di Faelledby a Copenaghen, si basa sull’utilizzo del legno. Il quartiere esplora un modello di vita più compatibile con la natura, crea spazi per oltre settemila residenti, con nidi per gli uccelli e habitat per animali integrati nelle facciate degli edifici: “Con il villaggio rurale come archetipo stiamo creando una città in cui la biodiversità e le attività ricreative attive definiscono un patto sostenibile tra le persone e la natura”.

Il progetto, dal punto di vista tipologico, vuole ibridare le tipologie rurali ed urbane tipiche della Danimarca. Dal punto di vista scientifico, invece, gli architetti vogliono operare in collaborazione con biologi e ingegneri ambientali, al fine di creare corridoi ecologici che consentano alla fauna locale di muoversi liberamente all’interno dell’area, realizzare orti comunitari, integrare casette e nidi per uccelli canori. L’uso prevalente del legno per la costruzione è coerente con il programma Unboxing Carbon che lo studio promuove anche con finalità educative e comunicative.

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Anche nel progetto per Downsview a Toronto la visione resiliente di Henning Larsen Architects si fonda sulla relazione tra elementi costruiti e natura, attraverso un processo di coinvolgimento delle comunità locali che è durato un anno e che portato a delineare e condividere una serie di linee guida, per guidare lo sviluppo futuro del quartiere, sia dal punto di vista progettuale che da quello economico.

La base aerea di Bombardier, grande come il centro di Toronto, è in dismissione e offrirà straordinarie opportunità per aumentare aree verdi e spazi e creare opportunità per le generazioni future. La pista dismessa dell’aeroporto servirà da spina dorsale pedonale per collegare, tra le altre, le aree selvagge sparse per tutto il sito. Alla base del progetto c’è il concetto di City Nature, un approccio urbanistico che delinea nuove relazioni, intrecciate e complementari, tra elementi costruiti e ambienti naturali. L’aumento della popolazione mondiale e la sempre maggiore concentrazione in aree urbane rendono City Nature un concetto fondamentale ed ineludibile.

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World of Volvo, uno degli ultimi ed importanti progetti dello studio, avviato dopo aver vinto il concorso bandito nel 2018, introduce il concetto del diritto a vagabondare all’interno dei paesaggi e delle tradizioni scandinave. L’Experience Center, 22.000 metri quadrati, si trova nella città svedese di Goteborg e unirà i marchi del Gruppo Volvo e di Volvo Cars per la condivisione dei valori e delle aspirazioni del grande gruppo automobilistico. World of Volvo è progettato attorno al concetto di Allemansratten, centrale nell’etica svedese, che consiste sostanzialmente nel diritto di vagare liberamente su qualsiasi territorio pubblico o privato, avendo rispetto per gli esseri umani, gli animali e la natura: “Il nostro approccio porta un pezzo nativo della natura svedese nel centro della città di Goteborg. Il paesaggio, quello delle cave svedesi e la struttura in legno, costruita con pini, muschio e arbusti della foresta svedese, compongono la natura che circonda il mondo di Volvo”.

I tre progetti mostrati rappresentano altrettante invenzioni. Programmi completamente diversi, modi diversi ed innovativi di approcciare temi progettuali apparentemente scontati e banali. Queste opere rappresentano un ponte ideale tra un passato rappresentato dal Maestro della Luce Henning Larsen, un presente funestato da cambiamenti climatici e problemi sociali, un futuro di speranza per le nuove generazioni.

Photo Courtesy Henning Larsen Architects

Articolo apparso su SEED MAGAZINE #02


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