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Iceland Parliament Hotel, è una destinazione imprescindibile per partire alla scoperta della capitale della terra del ghiaccio e del fuoco.

Sorge in un complesso composto da ben sette edifici sia ristrutturati che nuovi, alle porte del parlamento islandese – Alþingi – nel cuore di Reykjavík. Uno dei fiori all’occhiello della Curio Collection by Hilton.   Il progetto integrale, che abbraccia la nuova struttura così come l’attenta opera di restauro critico conservativo delle parti esistenti, ha permesso di riconsegnare alla città l’importante patrimonio di questo complesso. Il restauro più impegnativo ha riguardato l’antica Landsímahúsið – Palazzo delle telecomunicazioni – che rispecchia lo stile architettonico classico ed elegante della locale piazza Austurvöllur.

In perfetta sintonia con la cultura locale, l’hotel si apre al pubblico grazie alla possibilità di usufruire del Telebar e del ristorante Hjá Jóni, che accolgono gli ospiti e gli abitanti del luogo per ammirare la vista sulla capitale, in quella che un tempo era la sede della Iceland Telecom. Circondato da tre piazze e a pochi passi dalla Cattedrale di Reykjavik, dalla Sala Concerti Harpa, dal Municipio e dalla zona portuale più trendy, l’hotel, con ben 163 camere, si trova in una posizione privilegiata nella zona più prestigiosa della città. Inoltre, la vicinanza al porto vecchio di Reykjavik offre scenari spettacolari dell’aurora boreale in inverno e del sole di mezzanotte durante l’estate.

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Per meeting ed eventi l’hotel dispone di varie sale, oltre a SPA esclusiva e zone comuni, come la lobby di grande fascino ed il lounge al quinto piano (qui abbiamo lo Slide di Listone Giordano a pavimento e pareti). La Independence Hall, recentemente rinnovata, può ospitare fino a 200 persone e si presta alle occasioni più importanti. Tra gli altri spazi per eventi c’è la Ladies’ School: un ambiente perfetto per eventi formali e informali, con una capacità massima di 100 ospiti. Le superfici in legno, sia a parete che pavimento, sono caratterizzate dal tratto del design e dell’eleganza made in Italy. Foxtrot della collezione Natural Genius Listone Giordano ha un ruolo da protagonista nel progetto di interior a cura dell’architetto Paolo Gianfrancesco e dei colleghi dello studio islandese THG Arkitektar.

Abbiamo intervistato l’architetto Gianfrancesco per aiutarci a ripercorrerne la genesi e fornirci alcuni significativi approfondimenti storici e tecnici.

Lo studio associato THG Arkitektar ha curato la fase di pianificazione urbanistica (iniziata nel 2015) con i relativi adattamenti ai piani esecutivi (2 fasi di adattamento), nel rispetto delle direttive imposte dall’Agenzia del Patrimonio Culturale – Soprintendenza per i beni culturali – che hanno portato ad una fase di ispezione del sito nel 2016. Questa ha riguardato una quota delle nuove edificazioni con le conseguenti indagini, rilevamento e asseverazione dei ritrovamenti medievali di un sito cimiteriale, costituito da diversi livelli storici di accumulazione e stratificazione.

Tali resti sono stati documentati dall’Agenzia del Patrimonio Culturale e parzialmente traslati in luogo consono. I lavori effettuati con le relative demolizioni, sbancamenti e inizi fasi di cantiere sono iniziati nel 2018, dopo due anni di pianificazione e progettazione spaziale e strutturale. Lo studio THG Arkitektar ha coordinato e gestito tutte le fasi del design, da quella della identificazione degli obiettivi dei gruppi di investimento (Berjaya Iceland Hotels), all’individuazione dei parametri di qualità e stile architettonico con Hilton, pianificazione e distribuzione degli spazi, adattamento ed implementazione strutturale ed impiantistica necessaria.

Uno degli aspetti fondamentali nella progettazione e nel design di un Hotel Curio, riguarda l’individuazione di una storia da narrare al visitatore. La narrazione costituisce uno degli obiettivi primari da raggiungere e tradurre in scelte progettuali e stilistiche. Un coerente filo conduttore viene intessuto per cucire insieme l’intera esperienza che coinvolge emotivamente l’ospite, combinando comfort e sofisticazione, curiosità e senso di appartenenza, raffinatezza e unicità.

Lo studio ha seguito l’intero processo costruttivo – fin dai primi passi – di due Hotel Curio by Hilton, una forma di rarità nel panorama Europeo, mentre il Reykjavik Konsulat Hotels – il capostipite – si presenta come un boutique hotel nel cuore della capitale dalla narrazione avvolgente. L’Iceland Parliament Hotel, dal canto suo, è un progetto complesso e sfaccettato, capace di portare avanti la narrazione su più fronti, sia storici che concettuali. Il concept dell’intero impianto architettonico si è riverlato una sfida complessa, intrapresa con determinazione, sin dalle sue fasi iniziali.

Il brand Hilton richiede per tali tipi di soluzioni alberghiere come Curio, un approccio narrativo che restituisca all’ospite un’esperienza esclusiva ed inclusiva con un pezzo della storia locale. Lo studio ha altresì curato la narrazione dei diversi edifici esistenti, ciò ha comportato un certosino lavoro di ricerca e “cucitura” di parti di storia accadute in periodi diversi in un’area importante per la cultura Islandese, la piazza adiacente il Parlamento. Il racconto mette insieme diversi edifici.

Il Palazzo delle Telecomunicazioni – Landsímahúsið – per decenni ha ospitato gli uffici dell’agenzia delle telecomunicazioni e ne conserva gelosamente importanti episodi storici afferenti a quest’isola dell’Atlantico. Uno su tutti il suo temporaneo utilizzo da parte dell’esercito Inglese – durante la Seconda Guerra Mondiale – motivato dall’esistenza delle antenne di comunicazioni.

L’Antica Scuola Femminile – Gamli Kvennaskólinn – edificio ligneo che ha ospitato per diversi decenni il primo luogo di istruzione secondario femminile d’Islanda. La Sala dell’Indipendenza – Sjálfstæðishúsið – di grande valore culturale per la capitale nordica, ha ospitato eventi politici e, negli ultimi decenni, si è trasformata in una delle venues di primo piano della scena musicale d’avanguardia locale. La scelta dei progettisti si é concentrata sull’unione di questi edifici, precedentemente parzialmente slegati, attraverso l’aggiunta di volumi eclettici che permettesse la formazione di un corpo unico per il fruitore, pur rimanendo distinti per chi lo ammiri dall’esterno.

Si avvertiva la necessità di frazionare la forma del progetto al fine di rispettare il ritmo degli edifici circostanti e la prossimità con la sede del Parlamento. Il richiamo alle inclinazioni, alle aperture e alla scelta dei materiali é stata la chiave di volta per la buona riuscita dell’intervento nel suo complesso. L’esistente é diventato il contenitore della narrazione ed il nuovo il legante, che ne permette l’attraversamento, e consente di raggiungere le superfici necessarie all’investitore.

L’hotel si compone, nel suo assetto definitive, di ben 168 camere, tra cui un’ampia suite con terrazza e un appartamento suite che occupa l’intero settimo piano con vista mozzafiato sulle montagne e l’oceano che lambisce il centro storico.

A completamento della complessa struttura troviamo un esclusivo ristorante a piano terra del Palazzo delle Comunicazioni, che ne amplifica il rigore storico, una generosa area relax e Spa di oltre 400 metri quadri, dove l’ospite può godere del potere dell’energia geotermica di cui l’isola va orgogliosa, due piani privati dallo spiccato carattere dove ospitare eventi all’interno dell’Antica Scuola Femminile, una rinnovata sala concerti.

Una lounge al quinto piano offre uno spazio esclusivo ed una vista impareggiabile sul lago cittadino e gli edifici pubblici circostanti, un bar al piano terra e una serie di pop-up bar disseminati all’interno dell’articolata struttura ne completano l’offerta. I materiali e le superfici selezionate sono di grande impatto visivo: dalle ceramiche al parquet, il tutto completato da arredi esclusivi e arricchiti da un grande numero di arredi su misura specificamente disegnati dallo studio per l’occasione.

I progettisti si sono trovati ad affrontare sfide sorprendenti e uniche nel loro genere. Tra queste si annoverano il sollevamento della Antica Scuola Femminile – Gamli Kvennaskólinn (1878) – ed il conseguente ripensamento degli interni e delle soluzioni tecnologiche, la ricostruzione e traslazione della Sala dell’Indipendenza – Sjálfstæðishúsið – su un piano inferiore rispetto a quello dove era collocata in precedenza. L’impianto architettonico ha interessato ben tre edifici esistenti e di diversa epoca, con l’aggiunta di nuovi corpi di fabbrica a rimodellare la forma finale del progetto. La scuola femminile Gamli Kvennaskólinn (1878) fu istituita sul preesistente edificio datato 1835, ed in seguito divenne spazio adibito a uffici e sale riunioni.

L’edificio in legno su due piani si eleva su un basamento in pietra lavica e fu, probabilmente, costruito con materiale ligneo Svedese, mentre la calce venne ricavata dalla vicina montagna Esja. La costruzione di una scuola femminile è conseguenza del divieto di educazione secondaria per le donne esistente al tempo. L’edificio risulta protetto dalle leggi nazionali in materia di preservazione del patrimonio, e per adeguarlo ad un uso contemporaneo che ne preservasse il valore, si è deciso di inserirvi un seminterrato in cemento armato che ha richiesto il temporaneo spostamento dell’edificio stesso.

“Tale pratica risulta moderatamente comune negli edifici lignei Scandinavi” – ci racconta Gianfrancesco – a seconda delle metodologie di costruzione e valore del materiale usato. Lo studio ne ha coordinato insieme agli ingegneri il sollevamento e traslazione su un sito adiacente per permettere la posa in opera del nuovo piano interrato in cemento armato ed i relativi impianti. Il sollevamento ha ovviamente attirato l’interesse nazionale, sia per la mole che per il valore simbolico e storico dell’edificio, ed è quindi stato seguito dall’emittente televisiva nazionale.

Non sono certo mancate difficoltà in questa fase, la gru semovente ha nella fase iniziale sofferto il carico eccessivo ed è stato necessario aumentare il carico di bilanciamento per completarne la traslazione. Dopo aver completato la costruzione del piano interrato, l’edificio è stato riposizionato in loco con la stessa tecnologia”.

Discorso diverso ha riguardato il vecchio edificio che ospitava la sala da ballo e ricevimenti NASA, conosciuta anche originariamente come Sjálfstæðishúsið.

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Questo iconico edificio incarna un bene storico per il popolo Islandese avendo ospitato, non solo eventi legati al Partito d’Indipendenza Islandese, ma anche, in anni recenti, noti artisti della scena culturale Islandese. Questa porzione del progetto ha coinvolto una completa demolizione, dopo accurata mappatura tridimensionale, censimento delle decorazioni e degli stilemi architettonici. La nuova costruzione, con parametri contemporanei e di alto valore tecnologico, ha conservato il valore stilistico, pur ottenendo un completo isolamento acustico rispetto al contesto architettonico, così come nell’albergo soprastante.

L’edificio in sé è stato eseguito come una doppia scatola, isolato dalle fondazioni con un “tappeto” che assorbe parte dei movimenti orizzontali, mentre il resto delle pareti e soffitti risultano scollegati dall’edificio che li avvolge per mezzo di uno strato di isolamento in lana di roccia, utile al raggiungimento dei parametri acustici.

La sala rivela, così, lo splendore di un tempo con tutti i vantaggi offerti da materiali più avanzati ed un design rispettoso e innovativo. Il linguaggio eclettico utilizzato é frutto di una scelta naturale e filologica coerente alle epoche storiche degli edifici coinvolti: architetture che necessitavano un legante che non ne alterasse le proporzioni e la personalità. La collezione d’arte ospitata al momento, conta circa 200 opere classiche e contemporanee di artisti Islandesi, e risulta essere la più estesa collezione privata in Islanda.

Il collezionista ha inteso rendere accessibile la collezione, ed in accordo con la proprietà alberghiera, si è reso disponibile al prestito ed esposizione dei pezzi. Visite guidate vengono organizzate dallo stesso collezionista in occasione di eventi speciali.

Alcuni dati per meglio comprendere la portata del cantiere:

Gruppo Alberghiero: Berjaya Iceland Hotels
Posizione: Centro storico di Reykjavik – Islanda
Anno completamento: Fine 2022
Superficie complessiva dell’hotel: 14,500 m2
Durata dei lavori:
2015 (Urbanistica)
2016 (Ispezione archeologica)
2018 (Progettazione)
2022 (Inaugurazione)
Numero di maestranze o gruppi di lavoro coinvolti:
ÞG (Azienda di costruzione principale)
60-70 aziende in totale
50-150 persone coinvolte quotidianamente
Investimento indicativo: circa 85-90 milioni di Euro
Studio di progettazione e gestione del progetto:
THG Arkitektar – Studio di circa 35 professionisti tra design e gestione del progetto
Project architect – Freyr Frostason
Leading architect & Interior designer – Paolo Gianfrancesco
Construction designer – María Gómez De S. Alises
Architect – Heiðar Samúelsson
Architect – Grímur Víkingur Magnússon
Project Manager – Samúel Guðmundsson
Nomenclatura da utilizzare (Islande – Italiano – Inglese)
Gamli Kvennaskólinn – Antica Scuola Femminile – The Ladies' School
Sjálfstæðishúsið – Sala dell’Indipendenza –  Indipendence Hall
Landsímahúsið – Palazzo delle telecomunicazioni – Iceland Telecom Headquarter


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