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” Il Cielo in una Stanza” – Rassegna di Concerti in streaming                                  

UmbriaEnsemble ci accompagna alla scoperta di uno dei palazzi storici più affascinanti dell’Umbria: Palazzo della Penna è sede del Museo civico e centro di cultura contemporanea. Una cascata di note per sette appuntamenti che scandiscono il nostro presente.

La musica è considerata, fin dall’età classica, una delle discipline più alte, che eleva lo spirito umano e ci avvicina a Dio. Come diceva Platone la musica può essere una cura per l’anima, perché facilitando il contatto con il proprio interno permette di ascoltarsi, di mediare emozioni e facilitare il contatto con esse, favorendo quindi una maggiore consapevolezza.

Per questo occupava un posto di prim’ordine per i greci antichi – in qualità di filosofia suprema – e per Platone in particolare, essa esprimeva ciò che le sole parole non possono fare. Ma ancora più profondamente la musica è una cura per l’anima, come Platone sostiene nel Timeo “l’armonia della musica è della stessa natura della nostra anima”.

La musica è un’esperienza intima, capace di evocare in ognuno di noi pensieri, ricordi e immagini sepolte negli strati più profondi del nostro inconscio. Unica e distinta dalle altre espressioni artistiche, con le quali ha il piacere di dialogare, la musica ci parla e ci regala educazione, piacere e catarsi. Per questo è stata oggetto di riflessione lungo tutto il corso della storia fino ai giorni nostri.

Già nel quarto secolo avanti Cristo, Aristotele – padre nobile del pensiero filosofico Occidentale – rifletteva sulle qualità benefiche ed educative della musica, arrivando a sostenere ne La Politica che la musica “non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo”. 

Ed oggi, più che mai, il desiderio di astrarsi dalla realtà contingente per lasciarsi trasportare in un mondo sublimato dalla bellezza e dall’armonia del suono, viene avvertito come esigenza vitale ed imperativo categorico.

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La funzione ludica che il filosofo greco attribuiva alla musica fu quella ludica, da intendersi nella duplice accezione di divertimento e di sollievo per l’anima. Le due funzioni si rispecchiano l’una nell’altra, il gioco è sempre complementare al riposo, in rapporto dialettico come quello tra felicità e attività.

L’uomo, attraverso l‘otium della musica, contempla se stesso fino a raggiungere una condizione di piacere, dimensione auspicabile tanto per l’uomo comune quanto per il filosofo, e in questo atto contemplativo si avvicina a Dio, visto come principio di ogni movimento: solo Dio, infatti, vive in costante auto contemplazione, diventando “pensiero del pensiero”.

Il filosofo capì anche che la musica è un mezzo per mettere gli uomini in contatto con la parte più intima di loro stessi, fino a modificarne la personalità, oltre ad avere il potere unico di esprimere i sentimenti interiori: quando incontra l’emotività dell’ascoltatore è in grado di suscitare dolore, gioia e consolazione nello stesso momento.

La terza e quarta proprietà, educativa e catartica, sono il valore diversivo della musica, forse quello meno immediato e più ricercato. La catarsi che Aristotele attribuiva alla musica era precisamente quella capacità di produrre una purificazione nell’ascoltatore, una liberazione dell’anima dalle emozioni pericolose.

Nel suo scritto Sull’anima Aristotele sostenne che la musica, come le emozioni, avesse origine dal movimento. La musica è un movimento che ci coinvolge, mentre le emozioni sono ciò che è interno all’uomo, trovando la loro origine nell’anima che “tende sempre verso qualcosa”. Seguendo questo ragionamento, la musica cerca di imitare il mutamento delle emozioni ed è per questo che ascoltando una sinfonia siamo coinvolti, felici o commossi. 

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La musica è un’estensione del pensiero emotivo e del passato, perché come una fotografia intangibile ne cattura i ricordi. Per il filosofo è la ripetizione di un movimento spirituale che non tocca direttamente la ragione, ma rende familiari le emozioni che evoca e più facile analizzarle con razionalità. In questo modo dispone l’ascoltatore verso la virtù, rivelando il proprio potere di formare la personalità dei giovani.

Avvicinandoci alla modernità, non possiamo non ricordare la celebre interpretazione Schopenhaueriana della musica come “riproduzione dell’essenza del mondo”, che influenzerà illustri musicisti tra cui Wagner.

Le funzioni trascendentali del nostro essere, spazio e tempo sono – dalla lezione di Kant in poi – imprescindibili da ogni umana esperienza. La profonda modificazione dell’una funzione, inevitabilmente influisce anche sull’altra: e non è teoria filosofica, ma la realtà della nostra più recente quotidianità.

In questa cupa attualità, marchiata a fuoco dall’emergenza globale, il nostro spazio vitale – così come il nostro essere – si è contratto fino a raggomitolarsi nell’angolo di un’esistenza costretta ad un isolamento forzato, ed il tempo in un fluire indistinto dove il valore dei gesti quotidiani perde il suo status ontologico. Nulla più è inalienabile, e tutto è rimesso in discussione, dalla percezione del reale al ticchettare delle nostre giornate.

UmbriaEnsemble ha deciso di uscire da quest’angolo buio e spalancare le porte per far entrare Luce e Musica nella propria dimora, invitando l’affezionato pubblico a seguirli in questo viaggio. Grazie alla collaborazione con Munus Società di Gestioni Museali, e al fondamentale supporto dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Perugiala rassegna di Concerti in streaming “Il Cielo in una Stanza” ha spiegato e le vele e ha preso il largo.  

Ben sette appuntamenti cadenzati secondo un preciso calendario  – ogni Sabato e Mercoledì – con due appuntamenti quotidiani, alle 10 ed alle 18, sono fruibili sui canali del Comune di Perugia e sulle pagine social fino al gran finale di Sabato 18 Aprile.

Sette appuntamenti dedicati ad altrettanti spazi di Palazzo della Penna, sede dell’Assessorato e cuore pulsante della Cultura a Perugia. A ciascun sito, UmbriaEnsemble ha abbinato un brano musicale suonato live e registrato in casa. Simbolicamente, gli appuntamenti si aprono e chiudono in perfetta circolarità con due Follie: di Corelli, l’una, e di Vivaldi l’altra.

Scelti non tanto per l’assonanza con lo stato d’animo che in un questo particolare momento potrebbero suggerire, i due capolavori barocchi stanno a testimoniare l’amplissima e rapida diffusione di un tema musicale – la Follia , appunto – che dal Rinascimento in poi  “contaminò” tutta Europa con la sua passionale eleganza e la sua energica suggestione.

Una contaminazione creativa e feconda di bellezza che gli artisti di UmbriaEnsemble (Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello; Cecilia Rossi, Violino; Andrea Trovato, Pianoforte) intendono impavidamente opporre a quella ben più penosa che ha recentemente stravolto i nostri giorni.

UmbriaEnsemble e la Fondazione Gugliemo Giordano collaborano da molto  tempo, uniti da un sentimento di amicizia sincera e rispetto profondo, nella promozione e divulgazione dei valori più autentici legati alla cultura italiana nel mondo attraverso concerti e performance musicali. Un’affinità di anime “sensibili”, che risplendono alla luce dell’arte e della musica, traendo gioia nel poter condividere questo dono prezioso con l’umanità.

Sette appuntamenti in streaming con la Musica e l’Arte da Palazzo della Penna di Perugia alle nostre case a cura di UmbriaEnsemble

Mercoledì 1 Aprile

OperaUnica: le lavagne di Beuys         G. Templeton-Strong, Sonata per Viola e V.cello

 Sabato 4 Aprile

Collezione Dottori: Incendio Città                   P. Hindemith, Sonata op. 25 per Viola sola

Scherzo-Duo per Viola e Violoncello

Mercoledì 8 Aprile

Salone di Apollo                     L. van Beethoven, Trio op.8 -Adagio e Marcia

 (in occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven)

Sabato 11 Aprile

Cortile del Palazzo                    G.F. Händel, Chaconne in Sol Maggiore

Mercoledì 15 Aprile

Salone di Apollo               L. van Beethoven,  Sonata op.27 “Al Chiaro di Luna”- Adagio

 (in occasione del 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven)

Sabato 18 Aprile

Torretta del Palazzo                    A. Vivaldi, Trio Sonata RV63 “La Follia”

Fonti: Musica e Spirito di Enzo Crotti

Youmanist di LuciaTedesco