Stefano Casciani - Disegno Fiori Spirale

con dedica nascosta

Naturalmente di tutti questi disegni pubblicati ora da Juliet quello che preferisco rappresenta un oggetto non realizzato, un gioiello: un grande collier che vorrei far fare per una giovane donna, che ha in effetti un collo abbastanza lungo, su cui si adatterebbe molto bene questo lungo disegno.

Stefano Casciani - Disegno Fiori Spirale
Stefano Casciani – Disegno Fiori Spirale

Il disegno è fatto con il vecchio trucco della simmetria, che rende molto facile disegnare oggetti ‘belli’. Sappiamo che la vista umana si trova meglio con le forme simmetriche, anche perché buona parte della natura e degli esseri viventi è fatta proprio così, a parte qualche buffa stella marina o altri strani animali.

Sappiamo anche che da diverso tempo la simmetria non va più tanto, almeno da quando gli architetti modernisti – molto formalisti – hanno deciso che è meglio l’asimmetria. Ricordo bene però che quando ho fatto vedere questo disegno di sfuggita a lei (che è una donna con grande senso estetico e che con questo si guadagna anche da vivere mica male, disegnando immagini di interni e a volte interni veri), le è piaciuto molto: così spero di trovare il tempo per andare da un gioielliere e far realizzare – per lei, solo per lei – il collier. Oppure potrei regalarle semplicemente il disegno, perché si sa che a volte un disegno può benissimo sostituire un oggetto, molti oggetti. (Sarà per questo che preferisco collezionare disegni, invece che oggetti?)E in fondo davvero è l’idea dell’oggetto quella che conta, non tanto l’oggetto stesso: l’idea che corrisponde al disegno, o almeno gli corrisponde in quella visione, per così dire pre-istoricotecnologica, che ancora conservo del progettare come atto di volontà intellettuale. Non saprei neppure da che parte cominciare per disegnare qualcosa con un pc, laptop o altro: va molto bene così, se serve mi possono aiutare, mi aiutano, persone più giovani e più brave di me a usare le macchine.

Come uomo nato nel passato, e che in parte continua a viverci con una certa soddisfazione, mi piace pensare di portare nel futuro – meglio, il futuraneo, cioè il futuro contemporaneo che è già qui, oggi – questa idea non nuovissima, anzi piuttosto antica: il disegnare a mano, con pennelli, pennarelli, biro e/o matite è già un modo di inventare il mondo, di farne l’autoritratto con dedica, magari nascosta, alla bellezza di cose e persone, vere o solo immaginate, che fanno parte dell’esistenza – l’unica che ci è dato avere e come tale vale la pena di vivere, in modo unico e originale come è ciascuno di noi, come lo è ogni nostro disegno.

15 ottobre 2019


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