La chiarezza è un programma irrinunciabile per Beretta Associati, eredi della grande tradizione del professionismo colto dei De Finetti, dei Minoletti, dei Latis e dei Mangiarotti & Morassutti, una cifra stilistica che li pone sempre nell’alveo del movimento moderno ma spinti da una volontà di declinare nella modalità personale, identitaria ogni singolo progetto.

Il caso di Beretta Associati è sintomatico sia per il successo costante in questi lunghi decenni di professione, sia per i risultati che hanno contribuito a rendere più attraente il panorama fisico della contemporaneità.

E’ il caso emblematico della Torre Milano: un edificio residenziale che si configura per la precisione formale e lo slancio stereometrico che lo inserisce di diritto nello skyline iconico della città per il presente e per il futuro.

La capacità dello Studio Beretta è insita nella loro assoluta precisione funzionale e formale, nell’alternanza dei vuoti e dei pieni che rendono le facciate ricche di fascino e di eleganza geometrica, tra pause e suoni di una composizione armonica e variegata, frutto di uno studio attento delle proporzioni dell’intero volume.

La Torre si staglia per ottanta metri nell’area nord ovest della città, al limite di un grande piazzale che ne consente la visione prospettica, dinamica e coinvolgente, ventiquattro piani di appartamenti che hanno caratteristiche di flessibilità orizzontale e di slancio verticale, viste le altezze superiori ai quattro metri degli stessi.

Particolarmente felici  sono stati i rapporti tra Impresa Rusconi, progettisti e scelta dei materiali per gli arredi interni e la profonda integrazione tra gli stessi episodi, come i rivestimenti e i parquet (di Listone Giordano), sanitari, infissi e ogni particolare che riporta i Beretta da un passato dove l’architetto aveva un controllo assoluto della materia generale del progetto, e un futuro sempre più europeo dove ogni particolare rende l’intervento unico e irripetibile.

“Torre Milano è stato un progetto estremamente sfidante ed impegnativo –ha dichiarato Stefano Rusconi – ma che oggi viene riconosciuto come uno dei più iconici della città. La sapiente capacità dello studio Beretta Associati di proporre forme razionali unite ad un attento studio degli spazi hanno guidato la progettazione di Torre Milano, che oggi vive in perfetta sintonia con il resto della città e garantisce, alle persone che l’hanno scelta come nuova casa, massima vivibilità. Uno degli elementi che certamente ha contribuito a questo successo è il grande affiatamento tra i soggetti coinvolti nella sua realizzazione nonché la scelta di fornitori di eccellenza con i quali Impresa Rusconi collabora ormai da diversi anni con reciproca soddisfazione”.

E’ la naturale conseguenza di un’architettura “a misura d’uomo”, fatta di tanti particolari che contribuiscono a rendere piacevole vivere, incontrarsi e divertirsi in spazi cosi dettagliati sia per funzione che per espressione cromatica e volumetrica.

Il successo commerciale dell’edificio è la risposta precisa ai desideri di una committenza illuminata e acquirenti attenti e capaci di notare le differenze tra intervento e intervento, anche solo per una serie di servizi ulteriori presenti nella Torre Milano.

Una “piscina vera” all’interno di un’area relax come nelle terme antiche, filtro di compensazione tra le attività frenetiche del lavoro quotidiano ma, che si configura, come uno spazio di relazione, di incontro, di scambio, dedicato al “tempo lento”.

Il belvedere al ventiquattresimo piano è una sorta di “piazza panoramica sospesa”, destinata ai fortunati abitatori della torre, che consente una vista spettacolare sulla città e sui nuovi monumenti della contemporaneità milanese, un effetto a sorpresa, e un ulteriore momento di incanto e relax.

Questa è di fatto un’architettura perfettamente razionale che risponde a tutte le esigenze, e le incastra in un gioco sapiente di episodi formali, nelle dialettiche tra fronti, logge, terrazzi e finestrature che consentono di avere profonde illuminazioni naturali in ogni piano e in tutti gli appartamenti di qualsiasi dimensione.

L’impatto candido della Torre Milano contribuisce a configurare quel luogo come nuovo episodio, un nuovo capitolo di un racconto sulla modernità che ha fatto di questa città una capitale del gusto, dell’eleganza e dello sviluppo tecnologico del nostro paese.

L’insegnamento di Beretta Associati è sicuramente anche il modo per indicare una strada progettuale sobria e senza particolari prove muscolari che tanta architettura ha prodotto, perché qui si nota un mestiere antico che coniuga umanesimo e tecnica, composizione geometrica e un’attenzione alle tematiche ambientali come nella corretta dialettica tra estetica ed etica.

Racconta Gianmaria Beretta: “La caratteristica principale di Torre Milano, che è stata anche una delle priorità dell’analisi progettuale, è l’inserimento armonico di questo edificio nel contesto urbano del quartiere. Lo sviluppo in altezza ha consentito di guadagnare un ampio spazio verde che si collega e prolunga il polmone di piazza Carbonari. Il radicamento a terra della torre va a cercare le trame del tessuto esistente, orientandosi secondo l’andamento a pettine su via Belgirate e completando il fronte costruito su via Stresa. Anche il linguaggio architettonico ha cercato linearità e rigore proporzionale, rinunciando a qualsiasi protagonismo e cercando una qualità estetica non di frattura, ma di valorizzazione dell’intorno.”

Il successo di questo intervento nasce da una coscienza critica in grado di individuare desideri e bisogni di un’utenza esigente e pluralista, perché abitare non è un programma semplice da sperimentare, e in questa fondamentale funzione architettonica e urbanistica, l’elemento rassicurante è fondamentale.

La costruzione della città contemporanea avviene per episodi icastici, successivi capaci di generare identità, di dare luce ad un luogo specifico attraverso quel programma di cui parlavamo all’inizio di questa testimonianza, in questo caso il frutto di tanta sapienza progettuale ci appare come un omaggio profondo a Milano dei professionisti che l’hanno costruita nel tempo.

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