
Il Pritzker Prize 2025 è stato assegnato all’architetto cinese Liu Jiakun, il più prestigioso riconoscimento internazionale per l’architettura, assegnato annualmente dal 1979 dalla Hyatt Foundation. Liu Jiakun, 69 anni, ha sviluppato gran parte della sua carriera in Cina, distinguendosi per un approccio che unisce il contesto urbano agli elementi della tradizione locale, con una particolare attenzione all’ecosostenibilità e all’uso di materiali innovativi.
Nel comunicato ufficiale che annuncia la sua vittoria, la Hyatt Foundation ha elogiato la sua capacità di «creare aree pubbliche in città densamente popolate, dove il lusso dello spazio è in gran parte assente, forgiando una relazione positiva tra densità e spazio aperto».
I progetti di Liu Jiakun
Tra i protetti dell’architetto cinese Liu Jiakun esemplare è il “rebirth brick project”, avviato un mese dopo il terremoto del Sichuan del 2008.
Liu Jiakun ha trasformato le macerie in mattoni fortificati, mescolando detriti con fibre di grano e cemento. Presentati alla Biennale di Venezia 2008 e all’evento di Shenzhen e Hong Kong 2011, sono stati usati nello Shuijingfang Museum di Chengdu (2013), nell’HQ Novartis (2014) e nel West Village di Chengdu (2015), il suo progetto più vasto.

Il terremoto ha ispirato anche il Memoriale Hu Huishan (2009), realizzato nella sua città natale. A forma di tenda di primo soccorso, è una struttura in calcestruzzo, austera e inaccessibile, immersa in un boschetto. Ospita gli effetti personali di una giovane vittima, evocando il legame tra memoria personale e collettiva, nel dolore di un’intera comunità.
I vincitori delle ultime edizioni del Pritzker Prize
Il Pritzker Prize è il più prestigioso riconoscimento internazionale nel campo dell’architettura, assegnato annualmente dal 1979. Ecco una panoramica dei vincitori dal 2025 al 2015:
- 2025: Liu Jiakun (Cina) – Riconosciuto per la sua capacità di combinare architettura contemporanea con elementi tradizionali cinesi, promuovendo l’uso di materiali sostenibili.
- 2024: Riken Yamamoto (Giappone) – Celebrato per il suo approccio innovativo all’architettura urbana e per la progettazione di spazi pubblici che favoriscono l’interazione sociale.
- 2023: David Chipperfield (Regno Unito) – Premiato per il suo design elegante e senza tempo, che combina funzionalità e sensibilità estetica.
- 2022: Diébédo Francis Kéré (Burkina Faso/Germania) – Riconosciuto per il suo impegno nell’architettura sostenibile e per aver migliorato le condizioni di vita nelle comunità africane attraverso progetti innovativi.
- 2021: Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal (Francia) – Celebrati per il loro approccio umanistico all’architettura, focalizzato sulla sostenibilità e sul miglioramento degli spazi abitativi esistenti.
- 2020: Yvonne Farrell e Shelley McNamara (Irlanda) – Premiati per la loro architettura potente e precisa, che integra sensibilità e umanità nei loro progetti.
- 2019: Arata Isozaki (Giappone) – Riconosciuto per la sua influenza globale e per una carriera che ha attraversato più di sei decenni, caratterizzata da una costante evoluzione stilistica.
- 2018: Balkrishna Doshi (India) – Celebrato per il suo contributo all’architettura moderna in India e per aver creato opere che rispettano la cultura orientale e migliorano la qualità della vita.
- 2017: Rafael Aranda, Carme Pigem e Ramon Vilalta (Spagna) – Premiati per il loro lavoro collaborativo che fonde paesaggio e architettura, creando spazi che sono sia locali che universali.
- 2016: Alejandro Aravena (Cile) – Riconosciuto per il suo impegno nel risolvere le sfide sociali attraverso l’architettura, in particolare nel campo dell’edilizia residenziale a prezzi accessibili.
- 2015: Frei Otto (Germania) – Premiato postumo per la sua pionieristica ricerca sulle strutture leggere e per il suo approccio visionario all’architettura.
Questi architetti hanno contribuito significativamente all’evoluzione dell’architettura contemporanea, ciascuno portando una visione unica e innovativa al campo.
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