Autore Daniele Menichini

In collaborazione con Rotterdam Rooftop Days, l’opera catalogo commissionata dalla città di Rotterdam: il Rooftop Catalogue svela 130 idee innovative per abitare l’empireo della città. Una visione rivoluzionaria, destinata a contaminare altri luoghi nel mondo, pensata per fruire dei tetti piani vuoti di Rotterdam.

Uno slancio creativo verso una potenziale nuova fase nello sviluppo della città e illustrando come la riprogrammazione dei tetti può aiutare a risolvere problemi come la scarsità di territorio e il cambiamento climatico, ma anche affrontare il lato pratico del riutilizzo di questi spazi in termini di opzioni di costruzione e siti adatti.

Rotterdam Rooftop Days è un progetto che mira a “mostrare come i tetti possono contribuire a una città sana, vibrante, inclusiva, attraente e a prova di futuro”, i cui interventi temporanei consentono agli abitanti di vivere la città in modo diverso, contribuendo anche alla trasformazione della dimensione “tetto” di Rotterdam.

La superficie di ben 18,5 chilometri quadrati di tetti piani – per lo più inutilizzati – rende Rotterdam terreno fertile e spazio significativo nella prospettiva di creare un ambiente urbano a più livelli, lasciando respirare la città per svilupparsi verso l’interno. I tetti possono diventare, dunque, l’infrastruttura spaziale per attivare energie rinnovabili, rappresentare un baluardo attivo contro il cambiamento climatico all’interno dell’ambiente urbano o aiutare ad alleviare la crisi abitativa.

Dalle superfici piantumate che migliorano la biodiversità urbana agli impianti sportivi, agli spazi per eventi, ai laboratori di comunità e persino agli stadi, MVRDV nel corso della sua ricerca ha evidenziato un ampio ventaglio di potenziali utilizzi – non solo residenziali – ciascuno tagliato su misura per determinate tipologie di edifici e tipi di tetto, che affrontano vari Obiettivi di sviluppo sostenibile posti dalle Nazioni Unite.

“Il tema della densificazione ha da sempre affascinato MVRDV. È stato, dunque, un gesto naturale guardare con occhi nuovi a queste pagine bianche in cima ai nostri edifici –  ci racconta Leo Stuckardt, Architect and Sr. Project Leader di MVRDV NEXT – abbiamo così iniziato a promuovere il concetto di attivare il tetto a partire dall’ ampliamento di un’architettura residenziale, il Didden Village nel 2006. Questa idea può contribuire a creare spazi accessibili e combattere la crisi degli alloggi. I tetti verdi possono giocare un ruolo importante nel contrasto ai cambiamenti climatici come le isole di calore urbane o i rischi di inondazione. I pannelli fotovoltaici aumentano la produzione di energia. Quindi, davanti a noi si dispiega un’ampia gamma di potenzialità”.

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Nel tempo sono state realizzate anche delle installazioni temporanee, tra cui Stairs to Kriterion nel 2016, Rotterdam Rooftop Walk e The Podium nel 2022. Nello stesso periodo MVRDV ha pubblicato il “Catalogo dei tetti” presentando una serie di idee con l’intento di stimolare l’immaginazione delle persone su scala più ampia.

Con il più recente intervento RoofScape, MVRDV si interroga su cosa succederebbe se guardassimo alla città dall’alto: cosa si può realizzare su scala urbana? Quali urgenze possiamo affrontare e in che misura? il prototipo è un motore di visualizzazione per i tetti di Rotterdam che propone un mezzo accessibile per integrare il crescente ecosistema di dati urbani municipali, producendo suggerimenti concreti che simulano l’interazione dei programmi sui tetti (green , ritenzione idrica, spazi residenziali e sociali) secondo una matrice di impatto definita dalla città per stimolare l’attivazione di questo strato urbano relativamente sottoutilizzato.

Il software open-source di progettazione digitale e condivisione delle conoscenze, Roofscape è stato sviluppato inizialmente in collaborazione con il Comune di Rotterdam, per coadiuvare il processo di immaginare il potenziale di sviluppo sostenibile e resiliente degli spazi urbani sottoutilizzati sui tetti di una città. Integrando dati aperti come la funzione dell’edificio, l’età, la classe energetica o il rischio di inondazioni urbane, il software suggerisce l’uso più appropriato per ogni tetto della città, in base a priorità che possono essere stabilite dall’utente. L’applicazione RoofScape prevede anche il monitoraggio degli effetti che vengono prodotti: quanta energia può essere generata, quanti chilometri quadrati di parchi possono essere aggiunti, quanti nuovi appartamenti?

RoofScape opera su ampia scale; non impone la visione di una città “ideale”, ma piuttosto permette agli utenti di comprendere l’impatto prodotto da diverse politiche pubbliche e priorità. Si tratta, quindi, di uno strumento per politici, urbanisti e cittadini, che colma il divario tra idee speculative e applicazioni reali.

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L’accesso ad un nutrito corpo di dati aperti permette di verificare l’impatto delle decisioni progettuali prima dell’attuazione, dirigendo così più consapevolmente l’azione verso l’obiettivo di  città e comunità sostenibili (SDG 11). Inoltre, facilita la densificazione delle città rispetto ad una sua espansione, riducendo il consumo di suolo, che è uno degli indicatori chiave per il raggiungimento dell’obiettivo stesso.

La lotta al cambiamento climatico (SDG 13) può essere affrontata sotto molteplici aspetti, dalla riduzione delle emissioni di carbonio grazie al fotovoltaico sui tetti al raffreddamento urbano prodotto dalla ritenzione idrica dei tetti verdi. Questi elementi addizionali hanno un impatto sui rispettivi SDG, come la produzione di energia pulita e la biodiversità. Anche in questo caso, le informazioni chiave fornite da RoofScape possono aiutare a incorporare l’aggiunta di questi elementi nella vita delle nostre città.

Sebbene in origine MVRDV abbia utilizzato Rotterdam come sito pilota, l’ambizione è sempre stata quella di progettare uno strumento e un processo scalabili e trasferibili ad altri contesti. Poiché la tipologia di dati urbani disponibili varia da città a città, la metodologia alla base di RoofScape è stata progettata per operare a diversi livelli di informazione. L’iniziativa sarà estesa in tutta l’Olanda e l’orizzonte più ampio è quello di portare RoofScape anche in altre città all’estero nel prossimo futuro.

“Al di là dell’ambito di RoofScape, siamo convinti – spiega Leo Stuckardt – che si debba pensare in modo simile per rispondere alle crisi della biodiversità, degli alloggi, dell’energia e della resilienza climatica. Per discutere collettivamente sugli scenari futuri e stabilire le priorità decisionali, sono necessari protocolli aperti e metodi inclusivi. Questo è anche il motivo principale per cui abbiamo deciso di rendere il progetto open source”.

Da un punto di vista amministrativo, si ipotizza la necessità di implementare anche un nuovo Codice Edilizio, o meglio un Codice sui Tetti, con uno sportello per le associazioni e le corporazioni di proprietari immobiliari che prendono l’iniziativa. Una normativa in grado di impilare i quattro elementi – acqua, verde, energia e popolazione – uno sopra l’altro, come un sandwich. Dovrebbe essere definito da una sorta di regolamento, ad esempio, il peso che i tetti dovrebbero essere in grado di sostenere. Strutture più forti sono più sostenibili.

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MVRDV continuerà a promuovere questa rivoluzionaria idea, per il progetto di ristrutturazione di If Factory, lo studio ha collocato un paesaggio di bambù verde sul tetto, ricco di attività e accessibile attraverso una scala pubblica. Oltre ad attivare i tetti esistenti, lo studio sta progettando gli “strati dinamici” di nuovi progetti come il Deposito museale del Boijmans Van Beuningen, che offre alla città una moderna versione dei giardini pensili di Babilonia e una lussureggiante foresta orizzontale.  

Autore Daniele Menichini apparso sulla rivista SEED 02


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