arnaldo pomodoro morte

Il 23 giugno 2025 si è spento Arnaldo Pomodoro, artista di fama mondiale e pilastro della scultura contemporanea. Nato nel 1926 a Montefeltro, Pomodoro ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte grazie al suo linguaggio scultoreo unico, caratterizzato da forme geometriche—sfera, disco, colonna—apparentemente perfette all’esterno, ma rivelanti complessità interne attraverso incisioni e tagli netti.

La sua carriera — dal gruppo informale “Continuità”, al successo internazionale culminato con premi prestigiosi come il Praemium Imperiale nel 1990 — lo ha consacrato come maestro del bronzo e pioniere della scultura monumentale. Pomodoro era da tempo un punto di riferimento nel panorama artistico mondiale: le sue opere adornano piazze, musei e spazi pubblici in tutto il globo.

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Arnaldo Pomodoro ha insegnato in prestigiose università statunitensi come Stanford, Berkeley e Mills College, trasferendo la sua visione artistica alle nuove generazioni . È stato anche scenografo per teatri importanti, tra cui il Teatro alla Scala, realizzando macchine sceniche spettacolari.

Fondatore nel 1996 della Fondazione Arnaldo Pomodoro, ha promosso la ricerca e la diffusione dell’arte contemporanea. Le sue opere sono oggi patrimonio di musei e collezioni prestigiose: dalle Nazioni Unite a New York al Cortile della Pigna nei Musei Vaticani, passando per città come Milano, Copenaghen e Los Angeles

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Le opere più celebri di Arnaldo Pomodoro

1. Sfera con Sfera

Probabilmente l’opera più iconica di Arnaldo Pomodoro, a partire dal grande esemplare realizzato nel 1967 per l’Expo di Montréal. Una delle versioni più note si trova oggi in Piazzale delle Nazioni Unite a New York. Sfere definite da molti come “mysterious” e “alien looking”, sottolineando come la perfezione esterna contrasti con un intricato interno meccanico.

2. Grande Disco

Realizzata nel 1972, questa poderosa scultura bronzea si trova a Milano in Piazza Meda, ed è un omaggio alla perfezione geometrica. Il disco girevole esplora il contrasto tra superfici lineari e curve, simboleggiando la dilatazione umana inscritta nel cerchio leonardesco.

3. La Lancia di Luce (1991)

Ergendosi per 30 metri a Terni, questo obelisco in acciaio, cromo e rame racconta l’evoluzione industriale della città. Un’opera visivamente potente, il cui aspetto cambia con la luce del giorno.

4. Novecento

Commissionata per il Giubileo del 2000 a Roma, nei pressi del Palazzo dello Sport nell’EUR, questa scultura bronzea a spirale rappresenta la complessità del XX secolo. Inaugurata il 23 ottobre 2004, riflette il “groviglio del nostro vivere”.


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